Il
cellulare è forse il caso più emblematico della complessità della chimica (e della sua origine stellare) nella società: per costruirne uno,
infatti, ci vogliono più di 50 elementi chimici diversi (come mostrato in Figura 12).
E’ curioso realizzare come un singolo cellulare richieda la presenza di elementi chimici creati in ognuna delle classi stellari precedentemente
descritta.
Infatti, i NSMs hanno prodotto elementi indispensabili per il vetro touchscreen (indio e stagno, che aiutano a condurre elettricità), per la realizzazione dei colori del display (europio e gadolinio),
per il buon funzionamento delle batterie (disprosio, erbio, itterbio e tulio), della scheda elettronica (argento e platino), nonché
per la costruzione di connettori e cavi
(oro e tantalo).
Le stelle AGB sono ugualmente
importanti, visto il loro contributo alla scheda elettronica (stronzio, bario e piombo), nonché per certi tipi di colore del display (lantanio e praseodimio), senza dimenticare il neodimio dell’unità di vibrazione.
Infine, vi sono tutti gli elementi provenienti dalle Supernovae, senza le quali non si potrebbe costruire l’involucro (magnesio, titanio e cromo), i cavi (rame)
nonché tutte le componenti contenenti ferro.
Quindi possiamo concludere che non solo siamo biologicamente FIGLI DELLE STELLE, ma senza di loro non potremmo nemmeno fare cose semplicissime che caratterizzano la nostra vita quotidiana, come usare un computer, accendere la
TV o fare una banale telefonata!
Se hai domande e/o curiosità non esitare a contattarmi: sergio.cristallo@inaf.it
Un grazie particolare al professor Sebastiano (per la critica revisione dei contenuti effettuata dall'alto...o basso...dei suoi 10 anni) e al mio stimato collega Luciano. Ringrazio anche
Egizia, per la realizzazione degli splendidi disegni, e le mie due gioie Sabrina e
Sarastella, per il supporto morale!