Giu 15

Premiati due giovani ricercatori per il dottorato di ricerca svolto all’OA d’Abruzzo

Sono stati assegnati a Ivan Di Antonio e a Diego Vescovi rispettivamente il Premio “Guido Horn D’Arturo” per la migliore tesi di dottorato in area scientifica-tecnologica applicata all’Astronomia, Astrofisica e Scienza dello Spazio, e la Menzione D’Onore della Società Astronomica Italiana (SAIt) nell’ambito del “Premio Tacchini 2021” per la migliore tesi di dottorato di argomento astrofisico.

Ivan di Antonio, ingegnere attualmente assegnista di ricerca presso l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, si è aggiudicato la terza edizione del premio dedicato a Guido Horn D’Arturo, l’astronomo triestino pioniere, agli inizi degli anni trenta del ‘900, della ideazione e realizzazione di una tecnologia rivoluzionaria per telescopi di grandi dimensioni, i cosiddetti telescopi “a tasselli”. La commissione giudicatrice del premio, istituito dalla Società Astronomica Italiana (SAIt) in sinergia con la EIE GROUP, ha nominato vincitore il dr. Ivan Di Antonio per la sua tesi di dottorato “Optomechanical design and analysis of a Calibration Unit for the ELT Multi-Conjugate Adaptive Optics system (MAORY)”, svolta presso l’Osservatorio d’Abruzzo e l’Università di Roma Tor Vergata. Nel suo lavoro di ricerca si è occupato del disegno opto-meccanico dell’unità di calibrazione di MAORY (Multi-coniugate Adaptive Optics RelaY), lo strumento di prima luce sviluppato da un consorzio internazionale guidato da un team di scienziati dell’INAF che verrà istallato sull’European-Extreme Large Telescope che, con un diametro di circa 40 metri, è il più grande telescopio europeo attualmente in costruzione sulle Ande cilene, a circa 3000 metri di altitudine. La progettazione della complessa unità di calibrazione, caratterizzata da elevate prestazioni ottiche e da molteplici vincoli opto-meccanici, ha impegnato il dr. Di Antonio nell’applicazione di soluzioni ingegneristiche originali e di metodologie di calcolo e verifica avanzati e multidisciplinari, come l’analisi termoelastica, il calcolo e la valutazione delle tolleranze opto-meccaniche, l’analisi della luce diffusa. Le soluzioni preliminari proposte, caratterizzate da un elevato livello di “sfida tecnologica”, si sono dimostrate valide ed implementabili.

Diego Vescovi, fisico ora ricercatore post-doc alla Goethe Universitat di Francoforte, ha ottenuto la Menzione d’Onore nell’ambito del Premio intitolato a Pietro Tacchini, istituito dalla Società Astronomica Italiana nel 2005 in occasione del centenario della scomparsa dell’astronomo modenese che, negli anni nei quali si realizzava l’Unità d’Italia, fu tra i fondatori della SAIt, allora Società degli Spettroscopisti Italiani, e notevole studioso del Sole. Il dr. Vescovi ha svolto il suo dottorato presso il Gran Sasso Science Institute e l’Osservatorio d’Abruzzo. La sua tesi di dottorato dal titolo “Nucleosynthesis of light and heavy elements across the Galaxy” è dedicata ad approfondire diversi aspetti dell’astrofisica teorica moderna, coprendo un ampio spettro di problematiche ancora aperte, che vanno dallo studio dell’efficienza delle reazioni nucleari nelle stelle, alla determinazione del flusso di neutrini emesso dal Sole secondo il modello solare standard, all’abbondanza degli elementi pesanti nel Sole, alle anomalie isotopiche nei solidi primigeni del Sistema Solare. Il dr. Vescovi ha analizzato gli effetti dei campi magnetici sull’evoluzione delle stelle in fase di ramo asintotico e sulla produzione degli elementi chimici per cattura neutronica, nei cosiddetti processi “slow” e “rapid”.

Entrambi i giovani ricercatori sono stati premiati durante l’Assemblea Generale della SAIt che si è tenuta oggi 15 giugno. Ai due giovani scienziati le congratulazioni del direttore Enzo Brocato e di tutto il personale dell’OA Abruzzo e l’augurio di una brillante carriera.

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