Giu 19

21 giugno, a Vasto conferenza pubblica della prof. Marica Branchesi

 

Mercoledì 21 giugno l’astronomia di frontiera arriva a Vasto grazie all’incontro aperto al pubblico con l’astrofisica Marica Branchesi, docente ordinaria al Gran Sasso Science Institute (GSSI), presidente del consiglio scientifico dell’Istituto nazionale di Astrofisica (INAF) e associata dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).

La conferenza dal titolo “Una nuova esplorazione dell’Universo: l’astronomia multi-messaggera“ si terrà dalle 19:30 presso la sala Pinacoteca di Palazzo d’Avalos a Vasto, nell’ambito della conferenza internazionale “Vasto Accretion Meeting 2023 (VAM)“, patrocinato anche dall’INAF-Osservatorio Astronomico d’Abruzzo con cui Marica Branchesi collabora attivamente.

Inserita dalla prestigiosa rivista “Nature” nell’elenco annuale delle dieci persone che hanno avuto il maggior impatto nella scienza nel 2017, Marica Branchesi ha contribuito in modo significativo alla scoperta delle onde gravitazionali e alla nascita dell’astronomia multi-messaggera, che utilizza osservazioni elettromagnetiche e onde gravitazionali per comprendere i fenomeni transienti più energetici dell’universo. Il suo interesse scientifico è infatti rivolto all’astrofisica legata all’emissione, formazione ed evoluzione dei buchi neri e delle stelle di neutroni. Marica Branchesi è membro della Collaborazione Virgo, il rivelatore di onde gravitazionali a Cascina (Pisa), dove ha ricoperto il ruolo di coordinatrice del programma di studio elettromagnetico dei segnali di onde gravitazionali dal 2014 al 2018.

Recentemente nominata nel CdA dell’Agenzia Spaziale Italiana, Branchesi è membro del Scientific Advisory Committee dell’AstroParticle Physics European Consortium e coordinatrice dell’Observational Science Board dell’Einstein Telescope, che sviluppa la scienza del rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione più grande del mondo.

Molti sono i riconoscimenti e i premi assegnati alla carriera scientifica di Marica Branchesi.

Per la sua lungimiranza nel creare un ponte tra l’astronomia osservativa e la fisica sperimentale delle onde gravitazionali che ha anticipato la maestosa scoperta di GW170817, quando un lampo di luce multicolore è stato emesso in concomitanza con il segnale delle onde gravitazionali a lungo ricercate”, nel 2020 è stata insignita del “Premio Occhialini” dall’Institute of Physics nel Regno Unito e dalla Società Italiana di Fisica. Nel 2018, ha ricevuto il “Premio SIGRAV” riservato a giovani ricercatori dalla Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione.

 

 

 

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